Premessa
Nel panorama italiano, in questi ultimi anni, al fine di sostenere e diffondere la conoscenza
dell’ offerta turistica, si è assistito ad una notevole produzione di materiale promozionale
tradizionale ed informatico, che perfettamente illustra il contenuto e l’ offerta delle nuove risorse
turistiche.
Non sempre, all’ elevato standard qualitativo di tale materiale corrisponde, sul territorio, un sistema di
segnaletica turistica di pari livello, organico ed efficace, con conseguente indebolimento delle
potenzialità didattico-informative proprie di tale mezzo di comunicazione.
La frammentarietà delle competenze, la difficoltà a concordare un intervento coordinato ed
un linguaggio comune fra Enti ed istituzioni coinvolti, la sovrabbondanza di segnaletica e cartellonistica ai
margini della strada, i numerosi vincoli creati dalle rigide disposizioni del D.P.R. 16 dicembre 1992, n.
495, “Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo Codice della strada” in fatto di
segnali stradali, rendono assai complesso operare in questo settore.
Sotto tale profilo, appare quanto mai apprezzabile, quindi, l’ iniziativa del Comune di Perugia,
volta alla creazione di un sistema di segnaletica turistica per il centro storico della città, organico e
coordinato con il materiale promozionale tradizionale.
Osservazioni sul sistema segnaletico turistico in Italia
Il panorama italiano non presenta generalmente, in questo settore, esempi connotati da coordinazione, elevata
carica semantica, notevole correttezza grafica e grande efficacia.
Al contrario, il nostro paese tradizionalmente soffre di una endemica carenza e di un basso livello qualitativo
nel campo della segnaletica turistica e, più in generale, nel settore degli impianti pubblicitari,
rispetto agli altri paesi europei, cui solo in anni recenti si è cercato di far fronte. Fra le diverse
cause di tale stato di fatto, vanno comunque rammentati :
-
una sovrabbondanza di pannelli pubblicitari, dovuta alla mancata osservanza della
normativa, diffuso malcostume e frequente abusivismo, che generano spesso uno stato di caos ed un livellamento
dei messaggi;
-
una cronica disattenzione nei confronti della qualità dei pannelli e dei supporti, che
non devono rispondere – come invece avviene nel Nord Europa, ed in particolare in Francia, Germania,
Austria e Svizzera – a rigorosi parametri di robustezza e longevità, soprattutto qualora siano
commissionati da enti pubblici, con una benefica ricaduta sulla resistenza e sull’ immagine del prodotto;
-
un errato dimensionamento delle scritte e, conseguentemente, dei supporti, dovuto a scelte
sbagliate di “lettering”, all’ individuazione di rapporti insufficienti fra l’ altezza
delle lettere e la distanza di leggibilità, nonché ad una mancata conoscenza di quelle
esperienze straniere che hanno fornito un apporto fondamentale in tale settore (quale, ad esempio, l’
elaborazione di pittogrammi attuata dall’ American Institut of Graphic Arts -AIGA- agli
inizi degli anni ’70, per conto del Ministero dei Trasporti degli Stati Uniti);
-
una serie di incongruenze esistenti nella normativa italiana, peraltro non completamente
superate con le disposizioni del nuovo Codice della strada.
Il caso di Perugia
Un progetto di segnaletica turistica per il centro storico di Perugia deve tener conto, innanzitutto, della
situazione preesistente, che vede installati, dalla seconda metà degli anni ’90, una serie di
cartelli di ottone illustrativi dei principali beni monumentali della città.
Questi elementi, insieme al materiale cartaceo messo a disposizione dei turisti, definiscono 5 itinerari
pedonali corrispondenti ai quartieri storici di Perugia: Porta S. Angelo, Porta S. Susanna, Porta Eburnea, Porta
S. Pietro, Porta Sole. Inoltre, in fase di progettazione preliminare, sono stati individuati tre livelli di
comunicazione:
-
Pannelli d’inquadramento generale, con la mappa del centro storico e
l’indicazione dei 5 itinerari, da posizionare presso i principali parcheggi;
-
Segnali direzionali, che hanno la funzione di guidare il visitatore dal punto precedente agli
itinerari; sono in tutto e per tutto segnali stradali e quindi devono rispondere alle indicazioni del
Nuovo Codice della Strada (dimensioni 25 x 125, colore marrone, “lettering prestabilito”);
-
Pannelli d’indicazione, che guidano il turista lungo i 5 itinerari, collocati in punti
strategici o sugli snodi dei principali percorsi pedonali.
Mentre gli elementi del punto 2, trattandosi di segnali stradali, come si è detto, devono avere forma e
dimensioni prestabilite e rispondenti alla normativa vigente, quelli descritti ai punti 1 e 3, destinati ad una
fruizione pedonale, esulando quindi dalla segnaletica stradale, possono avere grafica , dimensioni e
“lettering” appositamente studiati per l’occasione, con particolare attenzione alla
qualità della comunicazione, alla visibilità ed al corretto inserimento dei manufatti nel tessuto
del centro storico.
Partendo da queste premesse, il progetto esecutivo ha definito un sistema di segnaletica, che con
semplicità ed efficacia si prefigge di trasmettere a tutti i fruitori, rafforzandoli, i contenuti
proposti dal progetto preliminare e/o già offerti dal materiale turistico esistente.
Per questo siamo partiti dall’identificazione dei 5 itinerari con una simbologia chiara ed
immediata, indispensabile per fornire un’identità facilmente comprensibile al sistema.
Gli antichi stemmi dei quartieri del centro storico sono stati la base di partenza per una
successiva elaborazione, finalizzata al raggiungimento di questo obbiettivo. La sintesi grafica di questi
cinque elementi, accostata ad altrettanti colori, individua i diversi itinerari con segni forti,
prontamente identificabili e carichi di forza evocativa, che affonda le proprie radici nella memoria
storica della città (vedere tavola 1).
Il sistema di segnaletica
Questo “alfabeto semantico”, così predisposto, viene offerto al turista fin dal suo
primo contatto con Perugia; i simboli ed i colori dei 5 itinerari costituiscono, infatti, gli elementi che
caratterizzano il pannello da installare nei parcheggi disposti attorno al centro abitato (elemento
segnaletico “A”). Per aumentarne la forza e la visibilità, il fondo cartografico del
segnale è previsto con una scalatura di grigi, così da esaltare il cromatismo degli itinerari.
Da subito, quindi, il potenziale fruitore può rendersi conto delle possibilità offerte dalla
città, degli itinerari da seguire e di come questi sono identificati ed immediatamente
riconoscibili. La legenda di questo pannello, oltre ai principali monumenti da visitare, riporta anche
l’ubicazione delle scale mobili che facilitano l’accesso al centro storico, i punti
d’informazione e la sua esatta posizione (con la scritta “voi siete qui”
adeguata di volta in volta). In tal modo il visitatore ha subito la possibilità di scegliere un percorso
adatto alle proprie aspettative, evitando attese e tempi morti che male si addicono ai ritmi degli attuali
flussi turistici.
Dai parcheggi agli inizi degli itinerari pedonali veri e propri è prevista, inoltre,
l’installazione di segnali stradali direzionali, utili per condurre il turista verso le porte
dell’antico abitato (elementi segnaletici “D”). Questi avranno il fondo
marrone ed i simboli previsti dalla attuale normativa.
Una volta nel centro storico, il fruitore avrà a disposizione altre tipologie di segnale. Innanzitutto
troverà i pannelli, con la base cartografica dei quartieri, che illustreranno nel dettaglio ciascun
itinerario, elencando tutti i monumenti presenti sul materiale cartaceo e già interessati dalla
segnaletica installata nella seconda metà degli anni ’90 (elementi segnaletici
“B”). Anche su questi è previsto il medesimo “alfabeto semantico”, che
identifica il sistema. Infatti, dal fondo del cartello, trattato con differenti toni del grigio, emergono i
simboli ed il cromatismo elaborati per i quartieri e già presenti sull’elemento
“A”. Il progetto prevede di installare almeno 5 pannelli di questa tipologia, uno per
itinerario, con base cartografica e contenuti differenti, come indicato nella tavola 2. Essi saranno collocati
in punti nodali lungo i percorsi cittadini, ma comunque nelle zone meno centrali, in modo da costituire un
secondo e più approfondito livello di informazione per chi arriva dai parcheggi, ove è
prevista l’ubicazione del segnale d’inquadramento generale.
Il sistema sarà completato da una serie di cartelli d’indicazione, (elementi segnaletici
“C”), che, collocati lungo gli itinerari e nei punti d’incrocio fra i medesimi,
guideranno il visitatore verso i monumenti più significativi del centro storico.
Questi pannelli, caratterizzati dal solito fondo grigio, saranno connotati dagli stessi simboli e
colori presenti sugli altri elementi, così da rafforzare la loro appartenenza al sistema
(vedere la tavola 3).
Le componenti tecniche
Gli elementi segnaletici destinati ai parcheggi saranno realizzati con pannelli in lamiera di alluminio
stampati in quadricromia e montati su telai metallici, costituiti da profili a “c” saldati fra loro.
I profili non dovranno sporgere lateralmente dal pannello e saranno coperti da una lamiera di chiusura sul
retro, così da formare dei supporti semplici e “discreti” che non andranno ad interferire con
i contenuti semantici del cartello.
L’ancoraggio al terreno è previsto con una piastra fissata a dei tirafondi preventivamente
posizionati sul suolo.
Gli elementi di tipo “B” saranno dotati di supporti analoghi al precedente, ma la stampa in
quadricromia dei pannelli verrà eseguita con procedimento serigrafico su lastre di pietra lavica smaltata
e successivamente sottoposte a cottura, onde ottenere la ceramizzazione della superficie, che
garantirà caratteristiche di durata e inalterabilità nel tempo non raggiungibili con le
comuni pellicole per segnaletica stradale. Il procedimento, poco usato fino ad ora in Italia, è molto
diffuso in altre nazioni europee ( esempio in Francia), con benefiche ricadute sull’efficacia e
sull’immagine del prodotto. Questo tipo di superficie, inoltre, è più indicata per resistere
agli atti vandalici più comuni: basta infatti un semplice straccio bagnato di acetone per eliminare dai
cartelli scritte e sfregi eseguiti con pennarelli o bombolette spray, lasciando inalterati i colori della
stampa originaria.
E’ sembrato opportuno prevedere un materiale del genere per questo tipo di segnali, soprattutto in
virtù dell’importanza che essi rivestono all’interno del sistema ed in considerazione del
loro posizionamento ai margini delle vie cittadine, che li vede più esposti di altri agli agenti
atmosferici, allo smog ed alle possibili azioni dei vandali.
Nel caso in cui l’elemento venga posto a ridosso di una parete, così da consentire la sola
vista frontale, il retro del supporto sarà coperto da una lamiera monocroma simile a quella prevista per
la tipologia “A”. In altri casi, ove sia agevole la fruizione da entrambe le parti ( in presenza di
piazze, slarghi etc.), è previsto un elemento bifacciale con due lastre identiche fissate al telaio del
supporto.
L’elemento segnaletico “C” sarà realizzato in lamiera di alluminio stampata con
procedimento analogo a quello indicato per il tipo “A”. Comunque, i contenuti e
l’ubicazione di questi segnali sono meglio descritti nella tavola 3 del progetto.
L’ultimo componente del sistema, il cartello di direzione (tipologia “D”), sarà a tutti
gli effetti un segnale stradale, e quindi, così come previsto da Nuovo Codice della Strada,
verrà realizzato con le tecniche proprie di questa categoria di segnali.
|
|